E’ giunto il momento astrolologico del 2018 tanto atteso. La luna che si oscura (il 15 maggio alle 13:48) coincide con un cambiamento epocale: Urano, il pianeta dell’evoluzione, dell’elettricità, dell’inaspettato, del salto quantico, entra in Toro (15 maggio alle 17:18), in ritorno dopo 84 anni.
La Luna Nuova in Toro apre il periodo della gioia della Vita, quando i progetti prendono corpo. Il Toro è un Segno di Terra, il primo dello Zodiaco, e si identifica nella gioia di costruire dal nulla, di erigere spazi protetti dove esso possa prosperare insieme ai suoi cari.
L’ingresso dell’energia di Luce, Elettricità, Velocità Fulminea, Intuitività, Telepatia (parole chiave di Urano) in questo Segno così collegato con il radicamento, la stanzialità e la stabilizzazione del Fuoco arietino che lo precede, stimola gli umani nel corso dei prossimi 8 anni (fino al 2025) a privilegiare la ricerca dei confini interiori anziché quelli esterni: la Luce uraniana funge da richiamo da parte del Maestro interiore, la cui voce vuole risalire per essere sentita.
I legami stretti che fino a ora abbiamo mantenuto per sopravvivere si dissolvono da soli, quindi accompagnandoli con quanta più serenità possibile ci permetterà di chiudere lunghi cicli con tutto l’amore che c’è.
Dalla parte opposta al Novilunio, Giove sta ancora viaggiando in retrogradazione a 17° Scorpione, e sta portando avanti il suo compito di Custode della Soglia fino al 06 luglio. Cosa significa? Lo Scorpione è un Segno d’Acqua, simbolo dell’inconscio, sede di tutto quello che ha creato disagio in un dato punto del tempo, talmente tanto che abbiamo deciso di non poter sopportare di ricordare; tutto quello che è talmente sgradevole da non riuscire ad ammettere di portare quell’immagine di noi; tutto il senso di vuoto da cui ci proteggiamo. Sappiamo che è da qui, dagli effetti del nascosto proiettati inconsapevolmente nel quotidiano, che nasce la Ricerca; ricerca di risposte, necessità di chiarezza, bisogno di fare ordine. Dallo scorso ottobre e fino al prossimo novembre Giove sta operando in questo senso, aiutandoci a vedere. Si tratta di un processo molto lento perché riguarda tutte le nostre delicatezze. La nostra Intelligenza divina veglia su di noi attivando sincronicità affinché il viaggio sia congruo e ci permetta di integrare i vari pezzi. Quindi non si può avere fretta e non si può procedere finché ogni processo non è stato portato a termine.
Durante questo Novilunio accade qualcosa di magico, Sole e Luna e Giove formano una radice tra gli opposti che crea una tensione, una crepa, da cui la Luce di Urano può penetrare fin dentro il profondo. La Via è aperta perché il Toro ci fa sentire di esserci, ci rende solidi, oltre la paura. Siamo pronti al salto, per così dire. Il corpo riesce a rilassarsi quando i due Luminari si trovano lì. Così apriamo, la Luce entra, e la consapevolezza comincia a fare il suo corso. Possiamo vederci mentre ci apriamo ad accogliere quella frequenza? Possiamo figurarci quella possibilità? ….
Puoi leggere l’articolo alla fonte, completo, cliccando qui
Commenti Facebook