Shiatsu e Alzheimer: due realtà apparentemente lontane, ma che hanno trovato un punto di incontro in alcuni progetti messi già in pratica in diverse strutture.

By Redazione HolysticaLo Shiatsu, pratica oggi così diffusa, è considerata una terapia complementare nonchè una disciplina evolutiva che persegue il benessere psicofisico e la salute dell’individuo. Esso ha avuto sviluppo fin dal VI secolo d.c. in Giappone sulle basi dei principi della medicina cinese.
In Italia, come nel resto d’Europa, lo Shiatsu è giunto all’inizio degli anni settanta.

In Giappone la sua efficacia è riconosciuta dal Ministero della Sanità che l’ha inserito nel prontuario terapeutico. In Italia, diversamente, nel mondo medico esso incontra in genere due tendenze, una di scetticismo e l’altra di maggiore apertura, tale da dare vita a sperimentazioni di terapia Shiatsu presso ospedali pubblici, centri di cura e ambulatori.

Vogliamo dare voce a due notizie che si riferiscono proprio a sperimentazioni di questo tipo rivolte a persone affette da Alzheimer.

La prima notizia riguarda un progetto realizzato presso il Centro sperimentale Alzheimer dell’Istituto San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Roma, dove lo Shiatsu ha dimostrato di essere per la persona malata un valido ausilio, nell’apportare un benessere fisico generalizzato, maggiore stabilità, una migliore qualità del sonno e un minore stato d’ansia con conseguente diminuzione di somministrazione di farmaci (vedi video a piè di pagina).

L’altro progetto che vogliamo segnalare è stato avviato presso la residenza protetta “Non ti scordar di me” di Castel Giorgio, ideato e sostenuto dall’Associazione Alzheimer Orvieto, ed ha anch’esso come scopo il miglioramento della qualità della vita delle persone malate di Alzheimer e la raccolta di dati e informazioni per l’elaborazione di uno studio clinico dell’esperienza.
Anche in questo caso gli operatori testimoniano come i trattamenti portino le persone a rilassarsi, ad avere una respirazione più profonda e a calmare gli stati di agitazione psicomotoria.

Tra le cose che ci hanno particolarmente colpito e commosso vi è il fatto che la persona mostra una determinata risposta allo stimolo offerto dal trattamento: lo sguardo da assente e perso nel vuoto si fa presente.

Per conoscere di più leggi gli articoli, guarda il video:

http://www.repubblica.it/solidarieta/diritti-umani/LO SGUARDO SI FA PRESENTE
http://alzheimerorvieto.wixsite.com/alzheimerorvieto/shiatsu
VIDEO:
http://www.adnkronos.com/salute/2017/10/17/ALZHEIMER-SHIATZU

Sara Siani
Redazione Holystica

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