1131-leggerezzaBy Redazione Holystica
Se vuoi alzarti in volo, vanno lasciate andare le pesantezze. Se vuoi far librare la coscienza nei reami dell’anima, vanno lasciate le densità … un serio lavoro di trasformazione della propria natura inferiore è un passaggio indispensabile per accedere agli stati dell’essere e ai potenziali umani più alti.

L’Alchimia trasformativa, tradizione occidentale arrivata ai giorni nostri intatta, è una straordinaria via, pratica, potente, per la trasmutazione interiore.

  • Quattro sono le fasi principali nel processo di trasformazione “da piombo in oro”:
    NIGREDO, l’Opera al Nero
    ALBEDO, l’Opera al Bianco
    CITRINITAS, l’Opera al Giallo
    RUBEDO, l’Opera al Rosso

Vorrei parlare qui dell’Opera al Nero. 
NIGREDO è la prima fase dell’opera alchemica, quando decidiamo di prendere in mano la materia grezza, la personalità, quale somma di tutta la reattività del nostro passato e probabilmente del nostro presente, ciò che abbiamo percepito del mondo, il giudizio che abbiamo avuto e abbiamo di noi e degli altri … 
Quando inizia Nigredo? Quando si cessa la reattività rispetto alla propria personalità e quando si comincia a distanziarsene.
Nigredo prevede infatti la creazione di un osservatore distaccato, un testimone silenzioso che permette tutto quello che osserva, senza giudizio. Qui sta il punto fondamentale.

Cercare di cambiare un aspetto denso della personalità, infatti, può non essere così efficace, per il fatto che più si dà ad esso attenzione più quello diventa importante; potrebbe magari entrare in uno stato di latenza ma poi potersi ripresentare. Cercare di scavare nel passato per capire e spiegare il presente può non essere così significativo, poiché andando in profondità, ci si trova a contattare qualcosa che non è solo più nostro ma è condiviso dall’intera umanità: l’inconscio collettivo, quello Junghiano, per intenderci. Un pozzo senza fondo.

Ed ecco che l’Alchimia ti dice: osserva senza giudicare quello che vedi, quello che senti, quello che fai, quello che accade, semplicemente metti distanza con ciò che osservi. Non c’è null’altro da fare.
Ciò produce un risultato straordinario, quando sperimenti l’idea che non sei la personalità, quando ad un certo punto ‘sai’ che non sei quello che osservi, proprio perchè lo osservi…
…ma chi, cosa sei, allora???
La Presenza silenziosa che osserva. Va sperimentato. Tu, la vastità, e la forma de-finita davanti a te.Pensiero-e-anima-veil-567-liv-lum-contr
Questo è il momento benedetto in cui inizia quello che gli alchimisti chiamano “il ricordo di sé”.
E la visione si fa chiara: la personalità è uno strumento dell’anima.
Gli eventi, le situazioni, tu e le tue proiezioni … tutto prende un senso, si colloca in un disegno che prima era invisibile.

Dunque devi solo essere un osservatore silenzioso che non giudica ciò che vede, che “lascia che sia”, e questo è potente, perché non c’è atteggiamento conflittuale. E quando la conflittualità cessa è possibile l’Amore.
Amore per te stessa/o, e per le memorie che porti.
Questa è già ALBEDO, l’Opera in Bianco, la seconda fase alchemica, quando gradualmente il livello di coscienza a cui accompagna Nigredo diventa consapevolezza, ovvero quando la coscienza scende fin dentro il corpo e anche tutte le cellule, tutte le intelligenze cellulari vengono informate, ed esse concordano.  
E così tu “raccoglierai la forza delle cose superiori ed inferiori”.

Per finire, il 5° principio delle Tavole Smeraldine di Ermete Trismegisto, sintesi delle antichissime conoscenze di risveglio da cui l’Alchimia proviene:

“Tu separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso, dolcemente, con grande industria. download
Ei rimonta dalla Terra al Cielo, subito ridiscende in Terra e raccoglie la forza delle cose superiori ed inferiori”.

                                                                                                                                                                      Sara Siani
Redazione Holystica

Commenti Facebook
Google+